Luglio 29, 2019

Formula 1 2019.

TANTE EMOZIONI

Due ore di gara, sei ritiri e infiniti colpi di scena. Il Gran Premio della Germania 2019 di Formula 1 2019 è fra i più intensi e imprevedibili degli ultimi anni, per colpa della pioggia, delle penalità e degli errori commessi dai piloti. A spuntarla alla fine è Max Verstappen della Red Bull, primo alla bandiera a scacchi, davanti al ferrarista Sebastian Vettel, autore di una gara magistrale nel Gp di “casa”: partiva ultimo. Completa il podio Daniil Kvyat della Toro Rosso, ma sono arrivati a punti anche outsider come Lance Stroll della Racing Point F1 (quarto) e Antonio Giovinazzi dell’Alfa Romeo Racing, ottavo dietro al compagno di scuderia Kimi Raikkonen.

PARTENZA LA RALENTI

Il via della gara riserva subito un colpo di scena, perché Verstappen scatta malissimo e viene scavalcato da Bottas e Raikkonen. Al terzo giro entra la safety car e in molti ne approfittano per cambiare pneumatici, togliendo quelli da bagnato scelti per il via (quando la pioggia era molto intensa) con quelli da condizioni miste. In prima posizione resta Hamilton, mentre Vettel all’ottavo giro è già risalito in ottava posizione. Leclerc cambia gomme al sedicesimo giro e inizia a macinare tempi record, tanto da mettere pressione a Verstappen per la quarta posizione (il pilota della Ferrari partiva decimo). Al giro 22 ricomincia a piovere, ma in tanti (fra cui Vettel) optano per i pneumatici da asciutto: questa si rivela la scelta migliore.

HAMILTON SANZIONATO

Al giro 28 Verstappen va in testacoda e due tornate dopo Leclerc mette fine alla sua gara andando a sbattere contro le barriere. Poteva essere un’occasione d’oro per il pilota monegasco, alla guida di una monoposto che si è dimostrata la più veloce del fine settimana. Pochi secondi dopo Hamilton va lungo e danneggia il musetto, ma nel tornare ai box commette un’irregolarità e viene sanzionato di cinque secondi. Il pit stop per di più non va liscio e il pilota inglese perde circa un minuto, rientrando in pista al quinto posto. Al comando c’è Verstappen, che allunga, mentre Nico Hulkenberg della Renault si gode per pochi giri la seconda posizione, in quanto anche lui esce di pista nello stesso punto di Leclerc.

MERCEDES A SECCO

Hamilton sconta la penalità al giro 49 e rientra al dodicesimo posto, ma prima della bandiera a scacchi riuscirà ancora ad andare in testacoda: per lui una gara da dimenticare. Anche per la Mercedes è una gara che non passerà agli archivi, proprio nel weekend in cui festeggia i 125 anni nel mondo delle corse, perché Bottas esce di pista al giro 57 quando è secondo: il pilota finlandese spreca un’occasione forse irripetibile per riaprire il mondiale, perché con il secondo posto sarebbe andato a -21 da Hamilton. Le uscite di pista e le safety car fanno il gioco di Vettel, che al giro 62 scavalca Pierre Gasly della Red Bull (rallentato poco dopo da una foratura) e una tornata dopo strappa la seconda posizione a Kvyat.